Area Riservata

La Circolare del mese di ottobre 2018 tratta dei seguenti argomenti: Spigolature (sintesi di prassi e giurisprudenza recente); Compensi amministratori; Bozza di decreto fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri; Soggetti colpiti dal crollo del Ponte Morandi di Genova; Rettifica della detrazione IVA; Le comunicazioni “di anomalia” 2016 e Principali scadenze dal 16 ottobre al 15 novembre 2018.

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Vittoria

Sfogliando la raccolta delle numerose stupidaggini che negli anni ho scritto, mi sono accorto di averne già scritto del dito medio alzato. Non me lo ricordavo. D’altra parte non ricordo quello che ho fatto ieri. Immaginiamoci se mi ricordo quello che ho scritto più di sette anni or sono. Impossibile. Confidando, quindi, che anche chi ha la sventura di leggere quello che scrivo non ricordi quello che ha letto (non studiato) alcuni anni fa, riprendo un passaggio sul gesto del dito medio. Mi pare che i tempi odierni lo suggeriscano.

Posto che è indubbio il segnale che si vuole trasmettere con il gesto del dito medio, ritorno alle origini del gesto perché la versione, che mi appassionò quando la lessi, è stata, nel frattempo, cambiata. Cerco di spiegarmi.
Sull'argomento vi erano un paio di versioni. Secondo la prima teoria, le origini di questo gesto risalirebbero ad almeno 2500 anni fa. Il gesto verrebbe, infatti, identificato come il digitus impudicus (dito indecente) in alcuni antichi scritti romani. Lo storico romano Tacito avrebbe scritto di un Germano (ossia un nativo della Germania) che avrebbe sventolato il dito medio davanti a una falange militare romana prima di una battaglia. Ma l’origine risalirebbe ancor prima, già al tempo dei Greci. Nella commedia Le Nuvole di Aristofane, infatti, uno dei personaggi alza il dito medio (per riferirsi agli organi genitali maschili). Secondo la seconda (scusate l’allitterazione) interpretazione, il gesto del dito medio alzato risalirebbe alla Guerra dei Cento Anni tra Inglesi e Francesi: l'esercito dell'isola britannica stava vincendo la guerra con incursioni sul territorio francese e l’arma in più dell'esercito inglese erano gli arcieri. Poiché è notorio che il dito indice ed il medio si usano ogni volta che si deve scoccare una freccia, i Francesi avevano preso l’abitudine, anche per schernire il nemico, di amputare il dito medio ad ogni arciere Inglese catturato. Allora gli Inglesi, tutte le volte che si trovavano di fronte ai soldati Francesi, alzavano il dito medio per deridere l’avversario e per far vedere che non erano mai stati catturati.
E’ proprio questa seconda versione che è stata cambiata. Da studi recenti (fatti non so bene da chi) parrebbe che i Francesi non amputassero il solo dito medio, ma ad ogni arciere catturato amputassero le due dita usate per scoccare la freccia.
Mettendo da parte la mia delusione, devo ammettere che questa versione dei fatti giustifica il motivo per cui, nei paesi anglosassoni, il gesto del dito medio e del dito indice alzati (badate bene: con il dorso della mano rivolto verso l’interlocutore) è interpretato come gesto denigratorio. Sarebbe questo, infatti, il gesto (con due dita e non con una) che gli arcieri inglesi non catturati dai francesi, mostravano agli avversari prima di ogni battaglia, la classica "V" usata ancora oggi dagli inglesi a mo' di offesa, da non confondersi con la "V" di "Vittoria", resa celebre da Winston Churchill, in cui a essere rivolto verso l'esterno è il palmo della mano e non il dorso.

A questo punto mi sorge un dubbio. Ma da che parte era rivolto il dorso della mano del Vice Premier nonché Ministro di svariati Ministeri, onorevole Luigi Di Maio, l’altra sera, quando si è affacciato al balcone di Palazzo Chigi per festeggiare lo sforamento del deficit al 2,4%, mentre faceva con le sue due dita il segno di “V” ?.

stefano benatti

Il Bilancio di previsione per il 2018

La legge di bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205 pubblicata in G.U. n. 302 del 29 dicembre 2017) si compone di 19 articoli, ma la parte rilevante è concentrata in un unico articolo suddiviso in 1.181 commi. La legge di bilancio per l’anno 2018 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) è stata approvata definitivamente dal Senato della Repubblica nella seduta del 23 dicembre 2017 in terza lettura (A.S. n. 2960-B).

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Il sacchetto

Io vedo il mare e penso a te
giro intorno all’immondizia e penso a te
guardo ai lati della strada e intanto penso a te
mangio un pesce? E penso a te
sento il riscaldamento terrestre? E penso a te

vedo una discarica che brucia, abbasso gli occhi e penso a te
purtroppo so che cosa adesso sei
so anche al nostro mondo che cosa fai
e so di certo che qualcosa stai avvolgendo

è troppo lungo il tempo che
per distruggere chi come te
non sembra però ci vuole macerando

compro i carciofi e penso a te
faccio la differenziata e penso a te
vedo l’isola di plastica nell’oceano e penso a te
sento il lamento per un centesimo e penso a te
cosa lasciamo ai nostri figli e penso a te
io non dormo … ma pensa te !

stefano benatti

La Manovrina di Primavera

E’ fresco fresco di stampa il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 (cosiddetta Manovrina), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno ed in vigore da subito (fatta eccezione per l’entrata in vigore di alcune disposizioni per le quali la decorrenza è stata espressamente prevista).

Le novità (e le sorprese) non mancano; ciò che manca è, come sempre, la logica che ha guidato la mano di chi ha scritto il testo normativo.

Ad oggi è possibile fare solamente una rapida (e parziale) carrellata delle novità, nell’attesa che qualcuno (Ministero, Agenzia delle Entrate) si degni di darci delucidazioni almeno in merito ai criteri da adottare nel periodo transitorio.

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I lemming
Avete presente i lemming, i graziosi roditori, simili a criceti, che popolano le regioni artiche? Ebbene, questi esserini, quando capiscono che la loro popolazione supera le risorse disponibili per sopravvivere, corrono a suicidarsi in massa gettandosi in mare. E' diventato talmente proverbiale, anche in italiano, che si dice "come lemming" o "come tanti lemming" per indicare un comportamento irrazionale adottato per imitazione isterica, senza ragionare, da una massa di individui.
Non auguro mai del male a nessuno ma qualche volta mi piacerebbe che tutta quella massa di persone, che si inventa le disposizioni tributarie che poi per noi diventano obbligatorie, si  rasformassero in lemming e corressero a buttarsi (tutti e nessuno escluso) nel Tevere giù dal ponte Milvio.

images lemming
stefano benatti

 

Circolare di aggiornamento Aprile 2017

La circolare tratta i seguenti argomenti: Chiarimenti dall’Agenzia sulle novità in tema di 5 per mille; Sanzioni per omessa o tardiva presentazione del modello F24 a zero; Ruoli: proroga e chiarimenti; L’abolizione dei voucher: quali alternative; La responsabilità solidale negli appalti ritorna al passato; Comunicazioni di anomalia – Occultamento operazioni Iva 2014; Al via la classificazione del rischio sismico degli edifici; Modello per la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva: scadenza primo trimestre al 31 maggio 2017.

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Le verità infrante
La scienza e la conoscenza sono basate su principi che, a loro volta, si basano su presupposti su cui si basa una teoria. Grazie al primo principio della termodinamica sappiamo che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Archimede ci ha fatto capire perché una nave resta a galla in mezzo al mare. Newton, da sotto un albero, ci ha avvertito del collasso gravitazionale e Einstein, formulando il principio della relatività, ha permesso la comprensione della maggior parte di ciò che accade.

Anch’io, modestamente, ho elaborato un principio; più o meno recita così: le certezze sono inversamente proporzionali all’età.

Da piccolo sei certo che Babbo Natale sia un vecchietto un po’ in carne che scorrazza per ogni dove regalando momenti felici; non ti fai troppe domande, ma sai che i tuoi denti da latte durante la notte si trasformeranno in sonanti monetine; le femminucce che incontri a scuola sei certo che siano esseri normali con desideri normali e pensieri normali. Sei convinto che gli adulti siano immancabilmente saggi e giusti, che gli insegnanti, i medici, i carabinieri, i politici, i giudici abbiano sacrificato la loro esistenza per consentirti di vivere in un paese colto, salubre, protetto, legittimo e giusto. Sei sicuro che la vita non nasconda inganni o trabocchetti.

Da adolescente, superato il trauma dell’inesistenza di Babbo Natale e della fatina dei denti, cominci a porti dei dubbi sulla normalità delle femminucce ma mantieni salda la convinzione dell’onestà degli adulti; una qualche certezza la devi mantenere se non vuoi sbarellare del tutto.

Da adulto, dopo che ti hanno fatto il culo a strisce, dopo che ti hanno imbrogliato, imbrigliato, ingarbugliato, incanalato, trafitto, aggiogato, dopo che vieni a sapere che anche le intercettazioni fatte dai carabinieri sono false e taroccate capisci che …. non hai capito niente sulle femminucce.

stefano benatti

 

Circolare di aggiornamento Marzo 2017

La circolare tratta i seguenti argomenti: Modello intra acquisti, obblighi e scadenze; Credito d’imposta ricerca e sviluppo; Distributori automatici: obbligo telematico dal prossimo 1° aprile 2017; Rottamazione delle cartelle: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate; Privacy: l’aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza (D.P.S.); Le nuove modalità di presentazione della richiesta per la “Sabatini-ter”; La conversione del milleproroghe.

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Triage
Se vi capitasse di passare per il pronto soccorso di un ospedale (ma spero che non vi accada mai), notereste che il sistema di smistamento dei pazienti è codificato sulla base di una procedura che utilizza dei codici colore. Questi codici identificano, in ordine di gravità, l’urgenza con cui il personale deve o dovrebbe intervenire; la procedura è chiamata triage ed è usualmente suddivisa in quattro classi che sono: bianco (nessuna urgenza); verde (urgenza minore); giallo (urgenza) e rosso (emergenza).
Esiste, anche, il triage psicologico attuato all’interno di protocolli di medicina delle catastrofi e delle situazioni di crisi. Le classificazioni, in questi casi, sono finalizzate ad una rapida valutazione dello scompenso psichico o psicofisico che colpisce un soggetto in una situazione di disastro e di grande sventura. Le classi non sono, in questo caso, identificate con colori, bensì con sigle: Psi1, Psi2 e Psi3.
L’altro giorno, dopo che per alcune ore ero alle prese, nel tentativo di capirne l’utilità, con il metodo del “costo ammortizzato” (e chi è del mestiere mi ha capito), mi sono automisurato il livello di scompenso psicofisico (ho una macchinetta per lo scopo) e il mio livello è risultato una combinazione tra triage normale e triage psicologico: ero a livello Psi3 in codice rosso. Dopo poco ho sentito un’ambulanza che si avvicinava a sirene spiegate ed ora mi ritrovo con addosso una strana camicia bianca con le maniche allacciate dietro la schiena. Sono in uno strano stanzone con le pareti imbottite in compagnia di altri strani soggetti tutti con addosso una camicia simile alla mia. Mentre mi avvicino ad uno degli incamiciati, questo si gira verso di me. Ha gli occhi arrossati che contrastano con il volto di un pallore sepolcrale. Con un filo di voce ripete, come un mantra, poche parole: “fair value, mark to market, fair value, mark to market”. Mi scosto di lato e per poco non inciampo in un altro incamiciato di bianco che, inginocchiato, sta scrivendo sul pavimento frasi dal vago sapore shakespeariano del tipo: “rilevante o irrilevante, questo è il problema.”. Allora capisco. Non devo mangiare la pizza per cena. Rischio di fare brutti sogni.
stefano benatti

Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193 - Disposizioni in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili

In data 24 novembre 2016, il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge (A.S. 2595), di iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati (A.C. 4110) portante conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.

La legge di conversione, 1° dicembre 2016, n. 225, è stata pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 2 dicembre 2016 ed è in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione (quindi, da oggi).

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Introduzione

Lunedì 5 dicembre 2016

Sell ! sell ! sell ! era l’unica frase ripetuta a gran voce al telefono da tutte le persone che occupavano l’enorme stanza piena di monitor impilati uno sull’altro. Erano tutti scamiciati, con chiazze scure sotto le ascelle che il contrasto con il colore celeste delle camicie rendeva ancora più evidenti.

Fuori, un inusuale tiepido sole riscaldava una splendida giornata di inizio dicembre (il 5 dicembre per l’esattezza) e la Piazza del Duomo era sovrastata da un intenso cielo azzurro. La vera stranezza, però, non era tanto il clima settembrino quanto la assoluta assenza di persone. Non vi era alcuno. Né turisti, né studenti, né milanesi affaccendati, né milanesi sfaccendati, né vagabondi, né questuanti. Nessuno.

La metropolitana era ferma, così come gli autobus ed i filobus. Una interminabile fila di taxi riposava al limitare della piazza, ma nessun autista era al posto di guida. I tavolini fuori dai bar erano apparecchiati e le tovagliette svolazzavano tenendo il ritmo del battito d’ali dei piccioni: padroni assoluti della vuota spianata, inchinata alla maestosa cattedrale.

Non solo a Milano. La scena era la stessa in tutte le piazze d’Italia, in tutte le vie, in tutti i viali, in tutte le città, nei paesi, nei borghi, nei luoghi di montagna, nei luoghi di mare, nei rifugi alpini ed anche in pianura. Ovunque.

Tutti erano rimasti a casa, alcuni non si erano neppure alzati da letto e restavano immobili sotto le coperte; alcuni erano usciti, furtivi e circospetti, solo per soddisfare i bisogni dei loro animali domestici, ma dopo averne raccolto gli escrementi erano frettolosamente rientrati in casa con il sacchettino pieno dimenticato nella tasca della giacca.

Le piazze, le vie, le strade erano deserte ma non silenziose. Un brusio indistinto filtrava dalle finestre e dalle porte delle case. Un orecchio attento, però, poteva distinguere voci di telecronisti che, accavallandosi tra loro, commentavano gli ultimi eventi che avrebbero mutato il corso del paese. Le cronache erano alcune pacate, altre concitate, alcune in italiano, altre in inglese, una in tedesco, alcune esultanti altre meste.

Era girata voce che alle 10,00 il Presidente avrebbe rilasciato una dichiarazione e tutti la stavano aspettando. Con puntualità svizzera, all’ora stabilita, il Presidente si presentò in sala stampa e si posizionò davanti ad una selva di microfoni. Il vestito era sgualcito, il nodo della cravatta allentato, la barba reclamava un paio di lamette bilama, gli occhi tradivano una notte insonne.

Dopo una breve pausa, durante la quale tutti i cuori si fermarono di battere, pronunciò le poche parole che avrebbero cambiato la sorte di un intero paese: Mariaelena è incinta.

 stefano benatti

Circolare mensile - sommario

Informative e news per la clientela di studio
- Le news di novembre
- Emanati i provvedimenti per la scelta dei regimi che prevedono la trasmissione telematica di fatture e corrispettivi
- Lavoro accessorio mediante voucher: la nuova comunicazione preventiva
- 5 per mille a iscrizione automatica anche per il settore della cultura
- Uscita dal Vies: comportamenti da valutare per chi non opera stabilmente con l’estero
- Confermati i coefficienti per l’ammortamento degli impianti fotovoltaici
- Operativo il bonus amianto
- Decisioni in vista per la conservazione delle fatture elettroniche emesse dal GSE

Occhio alle scadenze
- Principali scadenze dal 16 novembre 2016 al 15 dicembre 2016

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Introduzione alla circolare mensile 

La genesi degli dei

La più antica storia di riproduzione per partenogenesi (modalità di procreazione “asessuata” perché non richiede fecondazione) è quella raccontata da Esiodo nella Teogonia: il suo poema mitologico sulla genealogia degli dei greci.
“All'inizio, e per primo, venne ad essere Chaos, segue Gaia e quindi Tartaro; da Chaos sorgono, per partenogenesi, Erebo (le Tenebre) e Nyx (la Notte); da Gaia viene generato, per partenogenesi, Urano che, a sua volta, genera, sempre per partenogenesi, i monti, le Ninfe e il Ponto (il Mare); unendosi a Urano, Gaia genera i Titani (dodici in tutto tra cui Kronos e Rea); dopo i Titani, l'unione tra Gaia e Urano genera i tre Ciclopi; i titani Kronos e Rea generano diversi figli ma tutti questi vengono divorati da Kronos in quanto, avvertito dai genitori Gaia e Urano che uno di questi lo avrebbe spodestato, non vuole cedere il potere regale; ma Rea, incinta di Zeus (l'ultimo figlio avuto da Kronos), consigliatasi con gli stessi genitori, decide di partorire nascostamente a Creta, consegnando a Kronos una pietra che questi divora pensando fosse il proprio ultimo figlio; Zeus cresce in forza e intelligenza e infine sconfigge il padre Kronos facendogli vomitare gli altri figli che aveva divorato; il primo oggetto vomitato da Kronos è proprio quella pietra che egli aveva inghiottito scambiandola per Zeus; quindi Zeus scioglie dalle catene i tre Ciclopi così costretti dallo stesso Kronos, i quali lo ricambieranno consegnandogli il tuono, il fulmine e il lampo.”.

La più recente storia di partenogenesi è quella cui abbiamo assistito negli ultimi anni ed il cui epilogo dei giorni scorsi si è tenuto non sull’Olimpo bensì lungo le rive dell’Hudson.
“All'inizio, e per primo, venne ad essere Bill, segue George W.; da Bill nascono, per partenogenesi (questa, almeno, è la tesi della difesa mentre l’accusa sosteneva che avessero i tratti di una tal Monika), alcuni bastads; da George W. viene generata, per partenogenesi, la guerra in Afghanistan che, a sua volta, genera, sempre per partenogenesi, l’invasione dell’Iraq; unendosi a Bill, George W. genera (la scienza è ancora perplessa) i Titani (dodici in tutto tra cui Barak e Hillary); dopo i Titani, l'unione tra Bill e Hillary genera i tre Ciclopi; i Titani Barak e Hillary generano diversi figli ma tutti questi vengono divorati da Barak in quanto, avvertito che uno di questi lo avrebbe spodestato, non vuole cedere il potere; ma Hillary, incinta di Donald ('ultimo figlio avuto da Bill), consigliatasi con gli stessi genitori, decide di partorire nascostamente nell’Ohio, consegnando a Barak una mail che questi divora pensando fosse il proprio ultimo figlio; Donald cresce in forza (anche se con molta intelligenza ma divertendosi assai con le Ninfette) e infine sconfigge la madre Hillary ed anche il padre Barak, facendo vomitare a quest’ultimo gli altri figli che aveva divorato; il primo oggetto vomitato da Barak è proprio quella mail che egli aveva inghiottito scambiandola per Donald, ma la mail (che a furia di stare nel ventre era diventata un macigno) vomitata da Barak finisce diritto sulla testa di Hillay che decide di ritirarsi a vita privata con Bill nelle foreste di Chappaqua; quindi Donald scioglie dalle catene i tre Ciclopi così costretti dalla stessa Hillary, i quali lo ricambieranno consegnandogli i codici per il lancio dei missili nucleari.”.

stefano benatti

Disposizioni in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili - collegato fiscale

In data 24 ottobre 2016, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 249 del 24.10.2016) il testo del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, cosiddetto collegato fiscale, contenete alcune norme di carattere tributario (e non solo) non recepite nella manovra di bilancio (Legge di stabilità 2017). Il centro studi del Parlamento ha predisposto, al fine di consentirne l’esame e la discussione da parte dei deputati e dei senatori, alcune schede di sintesi e schede di lettura. Di seguito, si riporta la sintesi del contenuto del decreto e in corsivo l’estratto di alcune schede di lettura per le parti più significative.

Introduzione

Etimologicamente parlando

Poiché entrati ormai a far parte del parlar comune, a volte capita di usare termini e vocaboli di cui non apprezziamo appieno il significato e che collochiamo all’interno della frase senza averne, prima, consapevolmente stimato il senso.
Non mi riferisco all’uso di parole di cui non se ne conosce assolutamente il significato, ma all’uso (diciamo così) inconsapevole delle stesse. Esempi ne sono le parole paradosso, metafora, allegoria e parossismo.
Per non parlare, poi, dell’inquinamento che subisce la nostra lingua per l’intercalare di parole anglosassoni, il cui significato è, sovente, misterioso non solo per noi ma per gli stessi inglesi. Questa non deve essere intesa come una crociata contro le lingue straniere, né contro l’impiego dei molti termini inglesi che, da mouse a discount, da toast a software, non hanno corrispondenti italiani efficaci e accettati. Esistono forestierismi insostituibili (come computer), utili (come autobus) e superflui (come ticket). Aggiungo che spesso le parole inglesi vengono caricate di un senso e di un potere esoterico che, di loro, non avrebbero. Così preferiamo la spending review alla revisione della spesa pubblica, lo spread alla differenza o scarto, l’autority all’autorità (ma dov’è la differenza), l’all-inclusive al tutto compreso, il break alla pausa, il selfie all’autoscatto e la privacy alla riservatezza.
D’altra parte, prima di tutto siamo pigri ed è assai più facile ricordarsi del selfie piuttosto che dell’autoscatto e, poi, non siamo tutti etimologi o etimologisti come dir si voglia e non sempre conosciamo l’origine e l’evoluzione fonetica, morfologica e semantica delle parole. Quindi, sia i puristi della lingua italiana, sia Dante Alighieri, sia l’Accademia della Crusca ci perdoneranno per i nostri strafalcioni (che, per inciso, è parola italianissimo e non volgare).
Vorrei, però, consigliare a tutti di verificare, prima dell’uso, il significato delle parole che utilizziamo: questo piccolo sforzo potrebbe, in alcuni casi, toglierci da situazioni poi imbarazzanti. Per fare un esempio, che immagino potrete in futuro ricordare, vorrei che rifletteste sul significato di anatocismo. Nel linguaggio bancario è la produzione di interessi (capitalizzazione) calcolati su altri interessi a loro volta calcolati su un determinato capitale. Forse, prendendo spunto da chi riuscì a moltiplicare i pani e i pesci, le banche hanno applicato (per secoli) la moltiplicazione degli interessi con grande lucro e soddisfazione. Ora se solo si analizzasse l’etimologia della parola anatocismo si scoprirebbe che deriva dal greco anatocheizomai composta da:

così che, componendo i significati, il senso completo è: hai visto mai che te lo mettono nell’...

 

stefano benatti

 

 

Continua la lettura della sintesi del contenuto del decreto legge nell'area riservata.

È stata pubblicata in data 28 ottobre 2016 l’Ordinanza n. 53/2016 con cui il Commissario Straordinario alla ricostruzione dell’Emilia Romagna ha modificato l’Ordinanza n.57/2012 disponendo che:

- le domande di concessione di contributo depositate entro la scadenza del termine stabilito al comma  1  dell’ art.  8, Ordinanza n.57/2012, ossia entro il 31 ottobre 2016,  la cui istruttoria si sia conclusa  con  esito negativo,  anche  parziale,  sia  in  fase formale  che  in  fase  di  merito,  oltre il termine suddetto, possono essere ripresentate, per una sola volta, entro e non oltre, i 30 giorni successivi alla comunicazione del Decreto di rigetto, anche oltre il termine del 31 ottobre 2016, sempre che le stesse abbiano  i  presupposti  normativi  di  ammissibilità  di  cui  all’Allegato  1  alla  medesima Ordinanza 57/2012.

La modifica ha comportato la sostituzione del primo comma dell’art. 13 bis dell’Ordinanza n. 57/2012.

Con la medesima Ordinanza, il Commissario ha stabilito la proroga delle comunicazioni da eseguirsi ai sensi dell’Ordinanza n. 50/2016 (sovracompensazioni), prevedendo che:

- il termine del 4 novembre 2016 inizialmente stabilito dall’Ordinanza n. 50/2016 per la presentazione delle comunicazioni previste dalla sezione 1 e 2 dell’Allegato A alla medesima, per la verifica della sovracompensazione, sia sostituito con il termine del 15 dicembre 2016.

Il testo dell’Ordinanza n. 57/2012, coordinata a seguito delle modifiche intervenute e da ultimo introdotte con l’Ordinanza n. 53 del 28 ottobre 2016, può essere scaricata dall’area riservata.

Ordinanze n. 50/2016 e n. 16/2016 – Criteri e modalità di verifica delle sovra compensazioni - Dichiarazioni di cui alla SEZIONE 1 ed alla SEZIONE 2 dell’Allegato A all’Ordinanza n. 50/2016

 

L’Ordinanza n. 50 del 26 settembre 2016 (portante modifiche all’Ordinanza n. 16 del 22 marzo 2016) prevede l’obbligo della trasmissione, tramite il portale SFINGE, degli elementi necessari al fine della verifica dell’eventuale sovracompensazione, che si verifica allorché l’aiuto di stato, insito nei finanziamenti imposte (Moratoria sisma 1 e Moratoria sisma 2), sommato al risarcimento, sotto forma di contributi, ecceda l’ammontare dei danni subiti a seguito degli eventi sismici del maggio 2012.

La verifica della eventuale sovra compensazione è stata, da ultimo, ribadita dall’art. 6, comma 2, del DL 24 giugno 2016 n. 113 (che ha disposto la proroga del pagamento delle rate di rimborso dei finanziamenti medesimi), che ha, a tal fine, incaricato i Commissari Delegati alla ricostruzione.

E’ opportuno ricordare che:

(a) ai sensi della Nota Tecnica allegata all’Ordinanza n. 16 del 22 marzo 2016 (che modifica l’Ordinanza 24 maggio 2014 n. 42), si configura una sovra compensazione qualora l’aiuto di stato insito dei finanziamenti di cui alle Moratoria Sisma 1 e 2 sommato al risarcimento, sotto forma di contributi, concessi ai sensi dell’articolo 3 del Decreto-Legge 74/2012 convertito in legge 122/2012, e di risarcimenti assicurativi, superi l’ammontare del danno accertato ai sensi di quanto previsto dal medesimo articolo 3 e dalle Ordinanze Commissariali applicative ed in particolare dalla spesa ammessa a contributo risarcitorio in applicazione delle medesime Ordinanze Commissariali;

(b) che, sempre ai sensi della Nota Tecnica allegata all’Ordinanza n. 16 del 22 marzo 2016 (che modifica l’Ordinanza 24 maggio 2014 n. 42), nel caso si determini, comunque, una possibile sovra compensazione, l’importo stesso potrà essere ammesso a contributo, ai sensi delle Decisioni della Commissione Europea n. C(2012) 9853 final e C(2012) 9471 final del 19 dicembre 2012, a titolo di regime “de minimis” ai sensi dei Regolamenti (CE) n. 1998/2006 e n. 1535/2007;
Al fine della verifica, pertanto, l’Ordinanza n. 50/2016 richiede la trasmissione, come detto mediante la piattaforma SFINGE, degli elementi necessari e la richiesta riguarda elementi diversi in funzione dell’avvenuta presentazione o meno di richieste di contributi in virtù delle varie ordinanze emanate per la ricostruzione.

In particolare, il punto 1 dell’Ordinanza n. 50/2016 prescrive:

(1) che i titolari dei finanziamenti di cui alle Moratoria Sisma 1 e 2 che abbiano presentato domanda di contributo in virtù di quanto disposto dalle Ordinanze 57/2012, 23/2013, 158/2013 e 26/2016 nonché, relativamente ai beneficiari che si qualificano come imprese ai sensi della definizione comunitaria di cui all’allegato 1 del Regolamento (UE) 651/2014, che abbiano presentato domanda di contributo in virtù di quanto disposto dalle Ordinanze n. 29/2012, n. 51/2012 e n. 86/2012 e ss. mm e ii, sono tenuti a presentare, tramite l’applicativo SFINGE, attestazione nella quale deve essere dichiarato:

(i) l’ammontare di eventuali agevolazioni a ristoro del danno, anche in forma fiscale, diverse da quelle concesse ai sensi delle Ordinanze sopra citate, ottenute dall’impresa o professionista a cui è riferito il finanziamento; nonché

(ii) l’ammontare di eventuali agevolazioni il cui contributo, anche in forma fiscale, sia basato sugli stessi giustificativi di spesa presentati a contributo a valere sulle Ordinanze citate;

(2) che, inoltre, le imprese, diverse da quelle attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, producano una dichiarazione “de minimis” ai sensi del Regolamento (CE) n. 1998/2006 (Commissione del 15 dicembre 2006), relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore (de minimis);

La Regione ha messo a disposizione (sul proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) il prospetto del calcolo dell’aiuto di stato espresso in ESL.

 

L’Ordinanza n. 50/2016 esenta dalla presentazione delle predette dichiarazioni i titolari di finanziamenti che avessero già provveduto alla comunicazione degli elementi ivi indicati a fronte di espressa richiesta pervenuta dal Commissario in forza delle disposizioni di cui all’Ordinanza n. 16/2016 ed in particolare del punto 9 della Nota Tecnica costituente l’Allegato 1 dell’Ordinanza n. 16/2016 citata.

La Regione Emilia Romagna ha precisato (tramite il servizio FAQ del proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) che le agevolazioni oggetto dell’attestazione richiesta al punto 1 dell’Ordinanza n. 50/2016 sono:

(i) quelle relative al credito d'imposta in favore dei soggetti danneggiati dal sisma del maggio 2012 ai sensi di quanto previsto dall'art. 67-octies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, con le modalità di attuazione stabilite dal Decreto del 23 dicembre 2013 del Ministero delle Finanze; e

(ii) quelle relative a contributi e/o agevolazioni a ristoro dei danni derivanti dal sisma 2012 concessi da soggetti pubblici diversi dal Commissario (quali ad esempio Camere di Commercio e Comuni) qualora detti contributi o agevolazioni siano liquidati o autorizzati a seguito di una rendicontazione;

La Regione Emilia Romagna ha, infine, precisato (sempre tramite il servizio FAQ del proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) che non rientra tra le agevolazioni oggetto dell’attestazione richiesta al punto 1 dell’Ordinanza n. 50/2016 il beneficio conseguente alla detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti per gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 previsto dall’art. 6-novies (Detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti per gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012) del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, modificato dall'art. 11, comma 8, del DL 28 giugno 2013 n. 76.

 

Si ritiene che tra le agevolazioni, da evidenziare nella trasmissione alla Regione, rientrino i contributi previsti dal POR FESR 2007-2013 – Asse 4 – Attività 4.3.2: “Sostegno alla localizzazione delle imprese” come da determinazione della Provincia di Modena n. 154 del 08.10.2012.

Inoltre, il punto 2 dell’Ordinanza n. 50/2016 prescrive:

(1) che i titolari dei finanziamenti di cui alle Moratoria Sisma 1 e 2:

(a) che non abbiano presentato almeno una domanda di contributo [in virtù di quanto disposto dalle Ordinanze 57/2012, 23/2013, 158/2013 e 26/2016; nonché
(b) che non abbiano presentato domanda di contributo in virtù di quanto disposto dalle Ordinanze n. 29/2012, n. 51/2012 e n. 86/2012

sono tenuti a presentare, tramite l’applicativo SFINGE:

(i) attestazione nella quale deve essere dichiarato:

(i.a) di essere in possesso della perizia giurata di cui l’articolo 11, comma 9 lettera a) del DL n. 174/2012;
(i.b) il valore del danno come stimato dalla predetta perizia;
(i.c) ogni eventuale altro fatto o circostanza dalla quale emerga l’attestazione da parte di terzi dell’ammontare dei danni conseguenti agli eventi sismici così come definiti dall’articolo 3 del medesimo DL n. 174/2012;

(ii) attestazione nella quale deve essere dichiarato l’ammontare, riconosciuto ed erogato, dell’eventuale rimborso assicurativo e l’ammontare del danno riconosciuto dalla compagnia assicuratrice;
(iii) attestazione nella quale deve essere dichiarato l’ammontare di eventuali agevolazioni, anche in forma fiscale, riconosciute a favore dei titolari dei finanziamenti medesimi;

(2) che, inoltre, le imprese, diverse da quelle attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, producano una dichiarazione “de minimis” ai sensi del Regolamento (CE) n. 1998/2006 (Commissione del 15 dicembre 2006), relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore (de minimis);

Anche per le dichiarazioni di cui al punto 2, la Regione ha messo a disposizione (sul proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) il prospetto del calcolo dell’aiuto di stato espresso in ESL.

L’Ordinanza n. 50/2016 prescrive che i titolari dei finanziamenti sono tenuti a trasmettere, a pena di revoca dei contributi, su richiesta del Commissario ed a seguito delle risultanze di quanto trasmesso ai sensi di quanto precede, la perizia (relativa ai redditi d’impresa ai sensi dell’articolo 55, comma 2 del TUIR) da redigersi, per quanto previsto al punto 2) dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 16 del 22 marzo 2016, sulla base dei modelli alla stessa allegati (allegati A e B).

Come già precisato per le comunicazioni di cui al punto 1, la Regione Emilia Romagna ha precisato (tramite il servizio FAQ del proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) che anche le agevolazioni oggetto dell’attestazione richiesta al punto 2 dell’Ordinanza n. 50/2016 sono:

(i) quelle relative al credito d'imposta in favore dei soggetti danneggiati dal sisma del maggio 2012 ai sensi di quanto previsto dall'art. 67-octies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, con le modalità di attuazione stabilite dal Decreto del 23 dicembre 2013 del Ministero delle Finanze; e
(ii) quelle relative a contributi e/o agevolazioni a ristoro dei danni derivanti dal sisma 2012 concessi da soggetti pubblici diversi dal Commissario (quali ad esempio Camere di Commercio e Comuni) qualora detti contributi o agevolazioni siano liquidati o autorizzati a seguito di una rendicontazione;

Ancora come già precisato per le comunicazioni di cui al punto 1, la Regione Emilia Romagna ha precisato (sempre tramite il servizio FAQ del proprio sito web nella sezione dedicata alla ricostruzione post sisma) che non rientra tra le agevolazioni oggetto dell’attestazione richiesta al punto 2 dell’Ordinanza n. 50/2016 il beneficio conseguente alla detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti per gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 previsto dall’art. 6-novies (Detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti per gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012) del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, modificato dall'art. 11, comma 8, del DL 28 giugno 2013 n. 76.

 

Si rammenta che il comma 9 dell’art. 11 del DL 10 ottobre 2012, n. 174 ha previsto che: “Per accedere al finanziamento di cui al comma 7, i contribuenti presentano ai soggetti finanziatori di cui al medesimo comma:
a) una autodichiarazione, ai sensi dell'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modificazioni, che attesta:

1) il possesso dei requisiti per accedere ai contributi di cui all'articolo 3 del predetto decreto-legge n. 74 del 2012, ovvero dell'articolo 3-bis del predetto decreto-legge n. 95 del 2012;
nonchè
2) la circostanza che i danni subiti in occasione degli eventi sismici, come comprovati dalle perizie occorrenti per accedere ai contributi di cui al numero 1), sono stati di entità effettivamente tale da condizionare ancora una ripresa piena della attivita' di impresa;

b) copia del modello di cui al comma 11, presentato telematicamente all'Agenzia delle entrate, nel quale sono indicati i versamenti di cui al comma 6 sospesi fino al 30 novembre 2012, l'importo da pagare dal 1º dicembre 2012 al 30 giugno 2013, nonché della ricevuta che ne attesta la corretta trasmissione;
c) alle rispettive scadenze, per gli altri importi di cui al comma 7, copia dei modelli di pagamento relativi ai versamenti riferiti al periodo dal 1º dicembre 2012 al 30 giugno 2013”.

La trasmissione delle attestazioni richieste alle Sezioni 1 e 2 di cui sopra deve avvenire tramite l’applicativo SFINGE entro il prossimo 4 novembre 2016.

La Regione Emilia Romagna ha precisato che non verranno presi provvedimenti in ipotesi di sovracompensazione di importo non superiori ad €.500,00=.

 

Il testo integrale dell’Ordinanza n. 50/2016 è visionabile presso il sito web della Regione Emilia Romagna alla sezione terremoto, il cui link è qui sotto riportato:

http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto/gli-atti-per-la-ricostruzione/2016/ordinanza-n-50-del-26-settembre-2016-del-presidente-bonaccini-in-qualita-di-commissario-delegato-1;

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