LEX TALLONIS
Da qualche parte ho letto che risale al tempo dei sumeri e precisamente al tempo del regno del re babilonese Hammurabi (oltre 1750 anni prima della nascita di Cristo) la prima traccia scritta della legge del taglione: la pena è identica al torto o al danno provocato. È il famoso principio del “occhio per occhio, dente per dente” che viene richiamato anche nella Bibbia, in particola-re nel libro del Levitico.
Anche i romani ne fecero oltre che un grande uso anche un principio giuridico; il “talis poena qualis noxa” denominandolo, appunto, lex tallonis.
Nella legge del taglione la pena da subire è identica al danno fatto, mentre nella legge del contrappasso (letteralmente “soffrire il contrario”) l'espiazione del peccato avviene mediante una punizione contraria alla colpa.
Nell’Inferno di Dante la legge del contrappasso costituisce quasi sempre l’ispirazione per le pene dei dannati: i golosi, come in vita si abbandonarono alla gola, ora sono costretti a giacere in una fanghiglia maleodorante; gli adulatori, come in vita si insozzarono moralmente, così ora sono insozzati materialmente immersi nello sterco; gli indovini e i maghi (che hanno la testa voltata all'indie-tro), come in vita vollero leggere il futuro, ora possono vedere solo il passato e sono anche costretti a camminare a ritroso.
Non che io pensi o voglia o speri o desideri che debbano essere predestinati all’inferno dantesco, ma, se volessimo ipotizzare in quale girone il Divin poeta andrebbe a collocare personaggi oggi a noi noti cui applicare la legge del contrappasso, mi vien da dire che a quel simpaticone di Vladimir Putin sarebbe riservato un posticino tra gli ipocriti ed il suo contrappasso sarebbe quello di subire un attacco di droni al giorno per ogni giorno dell’eternità. L’ex e forse futuro presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump andrebbe a finire sicuramente tra i seminatori di discordia e la sua pena sarebbe di avere una ricrescita spaventosa del ciuffo con capelli ricci e neri tipici dei messicani. A Pippa Middleton sarebbe riservato un posto tra gli indovini non perché sia in grado di leggere il futuro, ma solo perché, con la testa ritorta, potrebbe sempre tenere sotto controllo il suo lato b che tanta fama le ha dato. Agli jihadisti, ai terroristi, ai guerrafondai, ai predicatori di odio e di violenza invece, applicherei, e volentieri, la legge del taglione anche solo per tagliare quanto necessario per assicurarci che sia impedito loro di generare progenie.
stefano benatti
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