Area Riservata

CONDIZIONAMENTO

 
Ormai se la posta elettronica va in tilt per un paio d’ore, in ufficio si scatena il panico. Metà delle persone erano in attesa di ricevere mail importantissime e l’altra metà doveva inviare urgentemente mail vitali per la sopravvivenza della intera umanità. Il telefono (che continua a funzionare correttamente) non è più strumento sufficiente per garantire una corretta comunicazione.
 
Non è che, per caso, ci siamo fatti un po’ condizionare da questa tecnologia? Forse che stiamo tutti un po’ esagerando? Forse dobbiamo fare una pausa.
Anche Tu, mio caro amico, se sei arrivato al punto che:

a) tenti di mandare e-mail al tuo forno a microonde;
b) sei di cattivo umore perché il forno a microonde non ti ri-sponde mai;
c) in ascensore dopo aver premuto il pulsante del piano, cerchi il tasto "Invio";
d) dopo aver fumato una sigaretta apri una finestra di Windows per fare aria;
e) pensi che le seppie, oltre che a getto d'inchiostro, esistano in versione laser;
f) fai le telefonate da casa digitando prima lo zero per prendere la linea;
g) la sera, prima di dormire, metti in carica le scarpe;
h) l'ultima volta che ti hanno chiesto come si fanno i bambini, hai risposto "si scaricano da internet";
 
hai bisogno di una pausa! Mandami una mail così ne parliamo.

stefano benatti

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La vera storia del peccato originale

 
Adamo and Eva don't ebber the time to exprimer the godiment that the tuons and fulmins apparved in the sky and one voice said: "Adamo, Eva, come here! I'm very disgusted with you! How did you permit yourself to touch the Nutella?” "Didn't you remember that it was prohibited?" "..azz..!" esclamed Adamo "It was prohibited!" Oh, sorry, God, I'm very very sorry, I really really was completely scordat..." And God said "Don't do the fint tont, Adamo, I'm God, I can see everything, very tutt, and I know that you and the woman have deliberatament assaggiated the Nutella. So, you have a big punhition, a very castig for your peccat. But siccom I'm sconfinatly good, you can choose, you have two scelts: "Scelt number 1: nothing Nutella for ever and ever in the secols of the secols!" "Nooo!" Eva was piagnucoling "It's a thing very tragic, very very tra-gic!" "Aspett!" said God "Don't be frettolous woman... "Scelt number 2: you can take the Nutella, no problem, let's prend, prend, but for you is the cacciation out of the Paradais. You will have to lavorar with the sudor of your front, you will zapp the terr, you'll have mal of schien and, like this don't bastass, everytime you will mang Nutella, the malediction of the brufols, of the mal of panch, of the cacarel will be cadent on you." "Ah?!" esclaimed Adamo "Thank you God, thank you, we don't interess the cacciation dal Paradais, the important is to have the Nutella! "Goodbye! Ciao, ciao!" And so Adamo and Eva were cacciated and this original peccat and this malediction cadded on lor and on lor discendents, and on the discendents of the discendents.
 

Di End

stefano benatti

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La vera storia del peccato originale

 
During the prim temps, Adamo and Eva stetter very happy. Adamo said: "What a cool!" ("cool" is not in Italian "caldo", no. But what does “cool” mean? It means: "Che cul"). "All the Paradais is nostr!" And every day, ognigiorn, they discovered something new. A lot of scoperts. One day the scopert was of the hot water, one day the scopert was of the spaghettis, one day the cigarettes, and cetera and cetera. But one day, a trist day, a very very trist day, Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion, that they called “breakfast”. And after the scopert of the cappuccino, the scopert of the aranch succ, the scopert of the cornetts, they understood that something was mancant. "Eva!" said Adamo “Don't you think that qualcos is mancant here, proprio here, on this fett of pan?”. "Second me" Eva risposed "on the fett of pan you have to metter burr and marmelade." "No, no Eva, you know that the marmelade schif me. I want on this fett something very particular, very very particular. "What do you think about the Nutella?" "No, Adamo you are scording that God said that's vietat!". "Yes, I remember, but only a little assaggiation, don't succed nothing!" And Adamo sces (in the sens of goes down) in the garden where the alber of the Nutella was and he pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett of pan and they assagged the Nutella.


End of Part Tu

stefano benatti

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La vera storia del peccato originale

 
Once upon a time, many, many, many, ma many years ago, at the beginning of the initiation of the world, there was the caos. One day, God had a folgorant idea and created the Nutella. And God saw that the Nutella was good, very good, very very good. God manged one million of barattols of Nutella sfrutting the fact that God has not a Mamma that strills if you sbaff too much Nutella.

After of which (dopodiche') he created Adamo ed Eva and all the paradais and he diss to Adamo and Eva: now you have all the Paradais; you can do everything, very tutt; you have the permission to eat, to drink, to kiss, nothing lavor, nothing affit, nothing concors, nothing cod alla post, nothing IRPEF, IRES, IRAP etcetera etcetera. Only very ozious life: television, telenovels, football, films, Netflix, TV series, and cetera and cetera. You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradais is yours: air-conditioned, riscaldament, moquette, parquett, tresset, bidet, omelette, etcetera, etcetera. There's just one thing, remember: in tutt the Paradais just one thing is absolutely prohibited. Come, come to me in the garden dissed God: this is "the Nocciola, the tree of the Nutella. Only this alber of the Nutella is prohibited, because I like the Nutella very much, very very much and I want all the Nutella, tutt the Nutella for me, only for me."


End of Part Uan

stefano benatti

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Personaggi Famosi

 
Dante Alighieri ha scritto la Divina Commedia tra il 1300 ed il 1320 (gli ci sono voluti vent’anni, più o meno lo stesso tempo che ci si mette a leggerla); negli stessi anni Marco Polo stava percorrendo la via della seta, per raggiungere il Cathai (le Indie) e per far visita al Kubilai Khan; viaggio poi raccontato nel Milione che tra l’altro non l’ha scritto Marco Polo ma Rustichello da Pisa.

Forse non sapete che Cristoforo Colombo, sulla Pinta, portò con sé una copia del Milione di Marco Polo; infatti, pensava di arrivare alle Indie cioè in Cina, ma si arenò sulle coste dell’America (che naturalmente non si chiamava ancora così) il 12 ottobre del 1492. Prese il Milione che aveva con sé e cominciò ad imprecare in genovese mandando accidenti al veneziano: si chiese infatti come mai gli abitanti dell’isola su cui era sbarcato non avevano gli occhi a mandorla come riferiva Marco Polo.

Intanto che Cristoforo era alle prese con la forma degli occhi degli indiani, così chiamati perché sempre quello sprovveduto di Cristoforo pensava di essere arrivato nelle Indie … qui interrompo il filo logico per dire che a causa di Cristoforo nacque il primo intoppo diplomatico della storia moderna: Cristoforo, infatti, cercò di con-vincere gli abitanti del posto che erano indiani – questi, un po’ seccati, gli ribatterono che gli indiani che pensava lui erano gialli di pelle – Cristoforo gli propose di chiamarsi indiani neri ma quelli dissero che si sarebbe creato un gran casino quando fossero arrivati gli africani – provarono con il verde ma non piaceva a nessuno e alla fine trovarono un accordo sul colore rosso ed è così gli indiani d’America si chiamano indiani pellerossa.

Allora dicevo, intanto che Cristoforo discuteva sul colore della pelle e sulla forma degli occhi degli indiani, Pico della Mirandola era alle prese con la sua Oratio de hominis dignitate e un frate tal Luca Pacioli da San Sepolcro (città natale anche di Piero della Francesca) scriveva la sua Summa Aritmetica: in esso viene presentato per la prima volta il concetto di partita doppia e quindi: dare e avere, bilancio, inventario.
 
Tutto questo non c’entra assolutamente nulla con le notizie tributarie che seguono. È solo uno spunto critico per far notare che 500 anni fa l’Italia nel mondo era conosciuta grazie a personaggi come Dante Alighieri, Marco Polo, Cristoforo Colombo, Pico della Mirandola e tanti altri.
Oggi i nostri illustri rappresentanti all’estero sono …. Scusate … non mi viene in mente nessuno ….

stefano benatti

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Mater certa semper est, pater numquam

 

Viene inventata una macchina che durante il parto trasferisce una percentuale del dolore della donna sul padre del nascituro. Una giovane coppia, incuriosita, decide di provarla ed il giorno fatidico si presenta in ospedale.

La donna sta partorendo e grida di dolore, il dottore, allora, spinge un pulsante e trasferisce il 10% del dolore sul padre. La donna sta un po’ meglio, ma il marito non sente niente e continua a sorridere. Allora il medico trasferisce il 40% del dolore al padre, ma questo continua a sorridere. Il medico, stupefatto, trasferisce, quindi, sull’uomo il 100% del dolore.

La neomamma e il neopapà stanno benissimo, il parto è riuscito con successo. Il neonato è in perfetta forma e dopo poco più di mezz’ora il medico decide di dimettere tutti e tre.
 
Usciti dall’ospedale, davanti casa, trovano, però, il postino morto.

stefano benatti

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Mind your own business

 
Un cavallo depresso si sdraia e non vuole più saperne di rialzarsi. Il fattore disperato, dopo aver provato di tutto, chiama il veterinario.

Questi, arrivato in loco, visita l'animale e dice al fattore: "Casi così sono gravi; l'unica è provare per un paio di giorni a dargli queste pillole: se non reagisce sarà necessario abbatterlo".
Il maiale ha sentito tutto e corre dal cavallo:
"Alzati, alzati, altrimenti butta male !!!"
Ma il cavallo non reagisce e gira la testa di lato.

Il secondo giorno il veterinario torna e somministra nuovamente le pillole, dicendo poi al fattore: "Non reagisce: aspettiamo ancora un po' ma credo non ci sia alcunché da fare."
Il maiale ha sentito tutto e corre ancora dal cavallo:
"Devi ASSOLUTAMENTE reagire: guarda che altrimenti sono guai!!!".
Ma il cavallo niente.

Il terzo giorno il veterinario verifica l'assenza di progressi e, rivolto al fattore, dice: "Dammi la carabina: è ora di abbattere quella povera bestia."
Il maiale corre disperato dal cavallo:
"Devi reagire, è l'ultima occasione, ti prego, stanno per ammazzarti!!!"
Il cavallo allora si alza di scatto e comincia a correre, saltare gli ostacoli ed accennare passi di danza.

Il fattore è felicissimo e rivolto al veterinario gli dice: "Grazie!!! Lei è un medico meraviglioso, ha fatto un miracolo! Dobbiamo assolutamente fare una grande festa: su, presto, ammazziamo il maiale!!!"
 
Morale: se vuoi vivere a lungo, fatti sempre i fatti tuoi.

stefano benatti

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l cavallo, il pozzo, il contadino e la terra
 

Un giorno, il cavallo di un contadino cadde in un pozzo. Non riportò alcuna ferita, ma non poteva risalire con solo le proprie forze. Per molte ore il cavallo nitrì disperato, mentre il contadino, accorso al bordo del pozzo, pensava a cosa potesse fare.

Il contadino, dopo molte riflessioni, prese una decisione crudele. Pensò che il cavallo, oramai vecchio, non servisse più a nulla e che il pozzo, oramai secco, doveva comunque essere chiuso: così non valeva la pena sprecare troppe energie per tirar fuori dal pozzo il cavallo. Chiamò i suoi figli e diede a ciascuno di loro una pala e tutti così cominciarono a gettare della terra dentro il pozzo.

Il cavallo sulle prime iniziò a piangere disperatamente. Tuttavia, con sorpresa di tutti, dopo che ebbero gettato molte palate di terra, il cavallo si calmò. Il contadino, incuriosito, si portò sul bordo del pozzo, guardò in fondo e, con sorpresa, vide che ad ogni palata di terra che cadeva sopra la schiena, il cavallo la scuoteva, salendo così sopra la stessa che cadeva ai suoi piedi.

In poco tempo il cavallo riuscì ad arrivare in cima al pozzo, uscire da lì e trottare via felice.
 
La vita Ti getta addosso molta terra, ogni tipo di terra. Soprattutto se Tu sei già in fondo al pozzo.

stefano benatti

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Vacca Sacra

 
Alcuni anni or sono, in India, precisamente nella regione del Bengala occidentale, un contadino si è accorto, con grande stupore, che le sue galline venivano sistematicamente divorate da una vacca sacra. La vacca sacra, prima di essere scoperta, si è pappata ben 48 gallinelle (che a regola sono più rimbambite delle nostre) andando a scovarle direttamente nel pollaio, cui poteva tranquillamente accedere per due motivi: primo perché era una vacca sacra e nessun contadino indiano avrebbe mai pensato di sbarrarle il passo; secondo perché nessuno (indiano, bengalese, veterinario o meno) ha mai immaginato che una vacca potesse essere carnivora.
 
Non è una bufala (per rimanere in tema di bovini), credetemi: io ci ho scommesso una cena e ho perso.
 
Ora, per quale motivo un tranquillo ruminante, altamente venerato seppur denutrito, si tramuti in una tigre del Bengala (vista la location dell’evento) nessuno lo può sapere. Molto probabilmente la vacca si sarà rotta di essere sacra ma senza niente da mangiare; avrà detto: “meglio essere un animale meno divino ma con la pancia piena” e, fatti due conti, ha deciso di essere una tigre sconsacrata.
 
Gli animalisti, gli studiosi di comportamento bovino e gli psicologi di animali si sono affrettati ad intavolare una dotta discussione sul fatto: siamo di fronte ad un caso di metempsicosi o di semplice reincarnazione? è un caso di trasmigrazione dell’anima o è un processo più complesso? oppure la vacca sacra ha semplicemente peccato di superbia?
 
A me, modestamente, sembra solo che la vacca avesse fame e ha fatto l’unica cosa che l’istinto e lo spirito di conservazione le ha suggerito. Si è semplicemente stancata di sentirsi sì venerata, ma sempre più affamata.
 
Assomiglia proprio allo stato dei contribuenti italiani ai quali i politici continuano a dire che lo Stato è in salute, che il deficit è diminuito, che sono dei cittadini di un paese risanato ma poi, se si guardano in tasca, non trovano nulla. Bella consolazione.
 
Attenti politici di destra, di sinistra e di ogni dove! Anche se non siamo in Bengala e anche se i cittadini italiani non sono vacche e tanto meno sacre, non vuol dire che non possano diventare tigri affamate.

stefano benatti

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Un vecchio cinese saggio

 
Nel tempo prima del tempo, nella campagna cinese viveva un vecchio saggio con il figlio; costui era molto affezionato al padre di cui riconosceva la profonda saggezza ed era anche legato alla sua cavalla.
 
Un giorno il figlio corre dal padre e gli dice: “Padre, padre, è successa una disgrazia, la cavalla è scappata!”
Il padre saggio risponde: “Non è detto che sia una sfortuna.”
 
Difatti, dopo tre giorni torna la cavalla seguita da tre stalloni.
Il figlio torna dal padre e gli dice: “Padre, padre, la cavalla è tornata accompagnata da altri tre cavalli uno più forte e vigoroso dell’altro.”
Il saggio cinese risponde: “Non è detto che sia una fortuna”
 
Difatti, dopo tre giorni il figlio cavalcando uno degli stalloni cade e si rompe una gamba. Va dal padre e gli dice: “Padre, padre che disgrazia, sono caduto da cavallo e mi sono fratturato una gamba.”
Il padre saggio replica: “Non è detto che sia una sfortuna.”
 
Difatti, dopo tre giorni scoppia la guerra ed al reclutamento il figlio viene scartato per la gamba rotta.
 
Morale:
Non è detto che l’abolizione dello sconto in fattura possa essere una fortuna.
 
 

stefano benatti

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